Numero 2/2023
IV CONGRESSO AIPC ROMA, 25-26 NOVEMBRE 2023
La psicoterapia corporea nell'epoca dell'incertezza
a cura di
Maurizio Formiconi, Paola Paolinelli*
Viviamo in un’epoca di costante e frenetico cambiamento: l’accelerazione tecnologica cavalcante, i mutamenti sociali ormai intragenerazionali, la forte competitività impongono nuove crisi e chiedono un inevitabile adattamento. Si smantellano certezze, cadono regole, si perdono riferimenti: ci viene chiesto di navigare nell’imprevedibilità e, come terapeuti, siamo chiamati a riflettere e interrogarci su come il corpo sia permeato dalle sfide di questi tempi.
Quali prospettive di intervento si aprono per la psicoterapia corporea? Come rispondere al disagio di una realtà sociale rarefatta nel virtuale? Come sostenere una sessualità e un’identità di genere sempre più liquide, fluide, multiformi? A queste e tante altre domande il IV Congresso AIPC (Roma, 25-26 novembre 2023) ha cercato di dare risposte, stimolare confronti, aprire spiragli dialettici.
I due giorni hanno visto riuniti i massimi esponenti di Istituti e Scuole di Specializzazione a indirizzo corporeo in Italia attraverso un serrato susseguirsi di tavole rotonde, interventi di ricercatori e studiosi, workshop a tema. Sullo sfondo: la necessità di riattualizzare l’esperienza corporea nel setting terapeutico di fronte alla sofferenza della contemporaneità.
Le voci che si sono dispiegate raccontano molteplici prospettive attraverso cui il corpo è l’inevitabile base di partenza e punto di arrivo del processo di cura: corpo per leggere la sofferenza, nei segni incisi e depositati nei cassetti del tempo, come spiega Genovino Ferri (S.I.A.R.): corpo cui tornare, per sentire, connettersi, radicarsi; corpo per trovare vie di uscita, anzi, d’entrata, nella direzione di una spirale neghentropica.
Fra i relatori: Maurizio Stupiggia (SIB), sottolinea come l’accelerazione sociale e le modalità di connessione virtuali annullino il tempo e la possibilità dell’attesa, a discapito dell’embodiment; Roberta Rosin (SEF), propone l’idea di un pluri-verso come rivoluzione in corso del modo di intendere l’identità sessuale, cui si accompagnano cambiamenti del modo di intendere, vivere e sperimentare il corpo; Marcello Mannella (S.I.A.R.), affronta il tema di una sessualità fluida come specchio della crisi antropologica del nostro tempo liquido, privo ormai di regole e confini; Fabio Carbonari (Istituto Reich), rileva un aumento di dissociazione in persone sempre più giovani, suggerendo il campo analitico e gli acting reichiani come possibili agenti regolatori. Sopra a tutto, aleggia la domanda che dà titolo all’intenso intervento in apertura del filosofo e psichiatra Thomas Fuchs “Che ne sarà del corpo?”, a fare luce sulla mancanza di autenticità dell’interazione corporea e dell’interattività emotiva, soppiantata dal videor, ergo sum della straripante virtualizzazione sociale.
Nel suo libro L’arte dell’incertezza Dennis Merritt Jones scrive: “In questa era caratterizzata dalla oscillazione continua, gli individui che si trovano a popolare il tessuto societario, vivono come nella condizione dei passerotti appesi al filo del mistero che il cambiamento sottende, perché non hanno scelta: la vertigine del vuoto per volare o per morire”.
Di fronte alla complessità dell’umano, ogni approdo non può che aprire a una nuova fase, a ulteriori domande: quanto il ruolo di psicoterapeuta rischia di confondersi con quello di educatore? E cosa significa educare? Con quali strumenti, poi? Il setting può assolvere a un compito sociale o politico?
Se una certezza portiamo a casa dal convegno, è la necessità di continuare a dare risonanza a queste tematiche, col profondo senso di responsabilità di esserci attivamente in quanto analisti. La Psicoterapia non può rimanere confinata nello studio privato, deve uscire e con-fondersi in un dibattito più grande del setting, imparare a prendere posizione. Per disseminare contenuti, migliorare la qualità della vita personale, rispondere alle emergenze del mondo in cui viviamo. Per tornare a volare.
*Psicologi specializzandi nella Scuola Italiana di Analisi Reichiana Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.