Corso di comunicazione emozionale in classe per gli insegnanti 2019-20 | Torino | Autorizzazione M.I.U.R. Dir. 170-2016

Per imparare a comunicare meglio, ascoltare il proprio corpo, rilassarsi e ridurre lo stress

COMUNICAZIONE EMOZIONALE IN CLASSE/TORINO

Strumenti di gestione della classe a disposizione dell’insegnante
Laboratorio teorico – esperienziale

A CHI E’ RIVOLTO

Docenti di ogni ordine e grado, dalla scuola d’infanzia alle scuole superiori di secondo grado.

 

DOVE E QUANDO

Presso Studio Yoga A.S.D.Chiara Luce, via Bachelet 3, Trofarello (To)
In treno da To Porta Susa o Lingotto a Trofarello in 15 minuti e poi 10 minuti a piedi: via Roma, via don Masera e via Bachelet, vicino scuola el Rodari.Sabato dalle 14.30 alle 18.30
19 ottobre, 16 novembre, 7 dicembre, 18 gennaio

CONTATTI

Info e iscrizioni Silvana Bragante 3404750482,
https://www.analisi-reichiana.it/

 

COSTO

200 euro con la carta del docente

 

CHI SIAMO? LA S.I.A.R.

La S.I.A.R. (Società Italiana di Analisi Reichiana), nata come società di psicoterapeuti a orientamento corporeo, dopo aver aperto una scuola di formazione per psicoterapeuti, propone corsi per la scuola nella convinzione che la miglior cura di futuri disagi parta dalla prevenzione.
Il modello teorico della S.I.A.R. è un modello complesso, CORPOREO, RELAZIONALE, SISTEMICO e può costituire una buona chiave di lettura per guidare l’insegnante negli aspetti relazionali della sua pratica educativa.

 

LA S.I.A.R. PER LA SCUOLA

Presupposto indispensabile per una buona scuola è un’impostazione pedagogica attenta non solo agli aspetti propriamente cognitivi, ma alla persona nella sua interezza.
Il bambino prima, come il giovane poi, ha bisogno di sentire al suo fianco una presenza che sia in grado di ascoltarlo, che lo aiuti a canalizzare le sue energie e a realizzare la propria individuazione.

PROGRAMMA

Il corso è teorico, pratico, esperienziale. Il corso è strutturato in unità formative ciascuna delle quali è composta da una lezione teorica frontale di durata contenuta e da un laboratorio esperienziale corporeo volto ad approfondire i temi presentati teoricamente.

 

TEORIA

– IL MODELLO TEORICO DELLA SIAR per individuare e organizzare in una mappa la complessità dei bisogni emozionali dei discenti.
– INDIVIDUARE LE EMOZIONI LEGGENDO IL CORPO: vedere e sentire la comunicazione che passa attraverso i canali non verbali.
-STRUMENTI PER GESTIRE IL GRUPPO CLASSE: LA PROSSEMICA. L’uso del corpo nello spazio, la disposizione dei banchi che facilita diversi tipi di
interazione, la posizione dell’insegnante nello spazio classe, la giusta distanza, l’uso dello sguardo, del tono della voce, della postura.
– INDIVIDUARE IL “COME RELAZIONALE” ADATTO AI VARI TRATTI CARATTERIALI. Il cardine di questa formazione è il LABORATORIO CORPOREO ESPERIENZIALE in gruppo, dove si propongono esercizi corporee e giochi di ruolo, allo scopo di sperimentare una relazione consapevole con sé stessi e con gli altri.
Al termine di ogni fase di lavoro corporeo seguono la verbalizzazione e la riflessione condivisa sui possibili significati dei propri vissuti, in relazione alla
propria funzione professionale.
Il laboratorio teorico esperienziale è un lavoro condotto da analisti esperti nella conduzione di gruppi secondo la metodologia reichiana.
La parte pratica consiste di ESERCITAZIONI E SUPERVISIONI IN GRUPPO su casi o episodi specifici portati dai docenti, tratti dall’esperienza professionale.

CORPO-EMOZIONI, NEUROSCIENZE, AUTOCONSAPEVOLEZZA: Strumenti dell’insegnante per gestire la classe E-mozione è un movimento che si realizza nel corpo, nella tensione della muscolatura sia liscia che striata, nella circolazione sanguigna e nel battito cardiaco, nell’ampiezza e nel ritmo del respiro, nell’interazione combinata degli ormoni e dei neurotrasmettitori, nella forma e nella frequenza delle onde cerebrali.
Le emozioni oggi sono indagate dalle neuroscienze: con le tecniche di neuroimaging diventa visibile l’interazione tra emozioni e cervello, le varie emozioni attivano differenti aree cerebrali. Quando impariamo a riconoscere e nominare le nostre emozioni si creano nuove reti di connessioni neurali.
L’autosservazione modifica il cervello. Se l’insegnante è capace di sviluppare consapevolezza delle proprie reazioni emozionali soggettive, di conseguenza è in grado di monitorare a livello razionale cosa succede nella relazione con quella classe, l’insegnante si innalza su un piano osservativo in cui non “reagisce”, ma “agisce”: senza negare la propria autenticità nella relazione, diventa capace di scegliere tra più risposte possibili, tutte quante nell’arco delle sue potenzialità, la modalità più efficace,
che sappia leggere i bisogni dell’altro e del gruppo.

DICONO DI NOI: “Un corso diverso dagli altri: C’È CONTATTO!”
“Il corso è servito a: mettersi in gioco, uscire dal guscio, guardarsi di più, non rimanere rigido nel ruolo, fare attività insieme, fondamentale provare/sperimentare.”
“Aprire lo sguardo, non solo ascolto, ma guardarsi negli occhi, come mi sento io e come sta l’altro? Tutto questo permette la lettura dell’altro!”
“Si parte dalla prima impressione di una persona per vedere cosa arriva. In un secondo momento si possono individuare le tipologie caratteriali.”
“Interessante: creare fiducia, guardarsi dentro, stupirsi che si può avere fiducia, sentirsi libera, non sotto pressione.”
“Va al di là delle usuali interazioni con le persone: cambiare contesto, sia se ci si conosce già o se non ci si conosce. Lavorare con le persone crea benessere!”

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